La fase di monitoraggio dell'indagine di campo ha mostrato notevoli differenze
nella densità delle unità edilizie, nella loro superficie ed
articolazione; esse producevano sperequazioni e marcate differenze nei tempi
del sopralluogo.
Si è quindi effettuata una nuova distribuzione delle aree attribuite a
ciascun gruppo per l'indagine di campo; i criteri che hanno guidato tale nuova
distribuzione, agevolmente leggibile nella tavola allegata, sono:
- unitarietà dell'ambito di indagine, fondata sulla continuità
determinante delle ripartizioni di storia civile;
- completezza degli ambiti individuati, evitanto di costituire confini
artificiali (evitando, ad esempio di dividere longitudinalmente gli edifici da
un lato della strada da quelli dall'altro lato);
- carattere prevalente analogo ad aree già attribuite allo stesso
gruppo o, in alternativa,
- carattere prevalente esplicitamente difforme da aree già attribuite
allo stesso gruppo, in modo da garantire un maggiore equilibrio ed un
arricchimento dell'esperienza del rilevatore;
Le aree indicate, richiamate dai numeri riportati sulla mappa, sono, al termine
dell'operazione perequativa (degna delle diatribe di confine fra parrocchie che
hanno segnato la storia ecclesiastica della città vecchia) costituite
dalle somme di numeri civici riportati in tav. 6.
Tav. 6 - Distribuzione delle schede per gruppi di rilevamento
Eventuali difficoltà e maggiori articolazioni della rilevazione vedranno
un significativo apporto dei due consulenti esperti rispettivamente per i
problemi statici e quelli archeologici dell'edificato.
Durante il corso di questa prima fase sono inoltre emerse alcune valutazioni
che modificano, anche sostanzialmente, gli orientamenti indicati con il primo
rapporto:
- non appare perseguibile l'orientamento limitativo nel numero delle
unità da sottoporre ad indagine, escludendo, come previsto, le aree
oggetto di piani di recupero e quelle oggetto di progetti di intervento privati
di recente attuazione, di prossima attuazione o addirittura in corso. La
rilevazione effettuata ha infatti mostrato una potenziale inadeguatezza
dell'attività progettuale, talvolta ridotta attenzione alla
incolumità fisica degli abitanti (con frequenti sottovalutazioni del
rischio statico) ed il permanere di modalità di intervento che si
credevano abbandonate (svuotamenti totali, operazioni condotte con martelli
pneumatici in condizioni di forte fragilità delle strutture superstiti);
- l'indisponibilità dei rilievi potrà essere risolta in
prospettiva nell'ambito di un più attento monitoraggio
dell'attività edilizia che questa indagine ambisce a promuovere, ma deve
sin d'ora disporre di strumenti minimi di pre-valutazione con l'acquisizione
della documentazione disponibile (su microfiches) presso il Servizio Edilizia
privata;
- appare opportuno attribuire valore paradigmatico, almeno a livello
dell'attività diagnostica, alle prove effettuate ove maggiori sono gli
elementi informativi, come avviene negli ambiti di recupero ufficialmente
individuati, ove sono presenti rilievi talvolta adeguati alla conduzione di
indagini più approfondite .
(c. b.)
Dopo aver individuato carte di inventario e di tematizzazione su
aspetti squisitamente materiali, è certo più semplice, in una
indagine complessa a doppia faccia temporale (sincronica-diacronica), ricorrere
ad approfondimenti e selezioni di particolari tematizzazioni temporali quando
si disponga di una letteratura avanzata, anche se non proprio specifica, o
meglio di fonti di archivio che confermino l'osservazione diretta e
generalizzata di manufatti edili che si siano poi trasformati.
E' il caso di quanto hanno scritto Ennio Poleggi e Luciano Grossi Bianchi,
specie il primo sui processi medievali di lottizzazione e trasformazione, in
particolare sui costumi della proprietà del `500-'600 ('palazzi dei
rolli' e botteghe); oltre ai lavori di carattere economico-finanziario di
Giorgio Doria.
Per accertare particolari fenomeni epocali di produzione edilizia servono
anche documenti `orizzontali' utilissimi come i 400 e più disegni
conservati nelle carte dei Padri del Comune, gli effetti diretti dei piani di
espansione dell'800, tutti i progetti conservati presso il Servizio Edilizia
privata del Comune dal 1840 ca ad oggi.
Possibili sintesi:
- le trasformazioni ottocentesche (esiste una città portuale
dell'ottocento?);
- i grandi edifici residenziali, la loro trasformazione recente e la
difficile articolazione distributiva che li caratterizza;
- i problemi strutturali e la loro stratificazione storica e materiale
(esiste una città dell'abbandono fin dall'età moderna?);
- i grandi edifici monumentali (esiste una città d'arte e come
articola i suoi percorsi, come li potrebbe articolare nel futuro).
- le aree in corso di trasformazione (monitoraggio dell'attività
edilizia - alcuni casi studio di diagnostica pre-intervento);